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Nel 2024 si festeggeranno i 100 anni dalla nascita del quartiere che avrebbe dato vita, nel corso del Novecento, al Terzo municipio di Roma, vasta zona a nord-est della Capitale attraversata dall’Aniene che scorre sotto quel Ponte Nomentano che vide Papa Leone III incontrare Carlo Magno. 

Dal nucleo originario di Città Giardino, un elegante susseguirsi di villini liberty che si affacciano su vie tranquille e alberate a ridosso di Piazza Sempione, è nata un’area urbana che va dalla Montesacro dei locali alla borghese Talenti, dal Tufello vivo e popolare alle nuove zone residenziali a ridosso del GRA. 

Con i suoi oltre duecentomila abitanti, il Terzo Municipio ha le dimensioni di certe grandi città di provincia, ed è ossigenato dal verde della riserva naturale della Marcigliana e di quella della Valle dell’Aniene, del parco delle Sabine e del parco Talenti. Invece è Roma, e della Capitale ha i servizi e i mille negozi, i monumenti e i luoghi di interesse storico e artistico- oltre al già citato Ponte Nomentano, la Casa Protostorica di Fidene e la ex casa della Gioventù Italiana del Littorio tra i principali-, e naturalmente i locali e i ristoranti. 

ECONOMIA DEL TERRITORIO TRA ATTIVITÀ FAMILIARI E NUOVI IMPRENDITORI- Parliamo di un grande municipio in cui ogni quartiere ha una propria storia e una propria vita, in cui le famiglie vivono da sempre e le nuove attività di giovani imprenditori si affiancano a quelle storiche, con le insegne sempre uguali sopra vetrine che si adeguano ai tempi- e ai gusti- che cambiano. 

Ed è proprio da un’impresa familiare che nasce questa storia, e dalla passione per la cucina- e le cucine- di tre generazioni, di cui Tommaso e Pierfrancesco Lopez sono i rappresentanti più giovani. 

I due fratelli sono titolari- insieme con Eleonora Battaglioni, compagna di Tommaso- di Popina Trattoria, ristorante nel cuore di Talenti che vuole portare un concetto di ristorazione di alto livello, quello dei locali del centro, in un quartiere residenziale e lontano dalle vie più conosciute. Ma Popina nasce anche da una precisa esigenza: quella di raccontare in concreto come funzionano le cucine progettate dall’impresa di famiglia, nata dal lavoro del papà Francesco e a sua volta erede dell’esperienza del nonno Pasquale. 

“L’impresa della nostra famiglia si occupa di ristorazione dietro le quinte, con la progettazione della parte funzionale e di cucina” spiega PierfrancescoIl modo più efficace per comunicare il proprio lavoro è mostrarne i risultati: così, invece di allestire una sala dimostrativa statica e impossibile da usare, abbiamo pensato di aprire un ristorante vero e proprio in cui si comprenda come il progetto passa dalla carta alla realtà. Popina lavora come un normale ristorante, ma è anche una delle principali e più efficaci leve di comunicazione dell’altra nostra azienda, i cui clienti diventano anche clienti del ristorante”. 

UNA COMUNICAZIONE COERENTE E COINVOLGENTE- Allo stesso modo, il valore e l’efficacia della comunicazione di Popina sono evidenti nella perfetta coerenza tra la filosofia alla base del progetto e la sua realizzazione. 

Si parte proprio dal desiderio di creare un ottimo ristorante di cucina romana della tradizione, quella della carbonara e dell’amatriciana, delle lasagne e delle polpette di picchiapò- una ricetta di recupero della carne lessa-, del baccalà e dei carciofi, servita in piatti eleganti e belli da guardare. 

I nostri piatti sono esattamente quelli della tradizione romana, non sono rivisitati o innovativi ma solo ben presentati: uno dei principali strumenti con cui comunichiamo al cliente la nostra filosofia, oltre naturalmente agli strumenti digitali come i canali social, Facebook e Instagram soprattutto” spiega Tommaso- “Sono piatti che ricalcano la tradizione e seguono il ritmo delle stagioni strutturati in modo contemporaneo ed elegante. Nello stile del nostro locale che è bello e accogliente ma porta il nome storico della trattoria romana, che è appunto la popina”. 

IL LEGAME CON IL TERRITORIO, DAI CLIENTI AI PRODOTTI- “Il nostro obiettivo principale è che il ristorante diventi un punto di riferimento del quartiere, dove si mangia bene la buona cucina romana tradizionale” proseguono i due fratelli- “Siamo molto legati a Talenti, qui siamo nati e cresciuti, e questa atmosfera di famiglia e di casa è quella che si respira nel nostro ristorante. La grande maggioranza dei nostri clienti torna nel giro di pochissimi giorni dopo la prima visita, e quello che ci rende ancora più orgogliosi è che tornano con i genitori e i nonni, i custodi della vera tradizione culinaria in grado di giudicare e apprezzare il nostro lavoro”. 

Il forte legame con il territorio in senso più ampio è conseguenza diretta del rispetto della tradizione e di una concreta vocazione alla sostenibilità: “I nostri menu sono stagionali, ideati e realizzati dallo chef Marco Infante– originario di di Villa San Lorenzo, una frazione di Amatrice-, anima creativa del locale e responsabile di una piccola brigata che, così come il personale di sala, è formata con attenzione e integrata in un ambiente sereno e rispettoso” spiega Eleonora- “È lui che sceglie composizione del menù e materie prime dalla regione, che cucina con attenzione, utilizzando ogni ingrediente e portando quasi a zero gli sprechi, proprio come vuole la cucina di casa”. 

Nel 2022, Popina Trattoria si è fatta conoscere anche fuori Roma, grazie a un’iniziativa di comunicazione di grande efficacia per un ristorante così giovane- il locale ha aperto nell’autunno 2019: è stata infatti selezionata per partecipare alla prima edizione del programma di Real Time “Cortesie per gli ospiti Ristorante”. Tommaso, Piefrancesco ed Eleonora, insieme con il loro staff, hanno vinto la puntata conquistando i giudici, lo chef Roberto Valbuzzi e la PR Ursula Seelenbacheer, che hanno particolarmente apprezzato la cucina di questa trattoria romana contemporanea e accogliente nel cuore di Talenti.